Sul Bollettino Adapt 19 ottobre 2009 n. 30 è pubblicato il contributo dal titolo Il percorso della sfida educativa Una proposta di discussione nel quale l’autore, dopo aver preso spunti da alcuni significativi documenti internazionali e nazionali sul valore che si assegna all’istruzione e formazione, si spinge a formulare una proposta. Proposta che trova l’avvio nel Patto formativo locale (PFL) quale «strumento di programmazione finalizzato a rafforzare la qualità dell’offerta formativa» in quanto capace «di percepire e analizzare i reali bisogni dei protagonisti dello sviluppo di un determinato territorio, settore produttivo, filiera o distretto». PFL presieduto da una “cabina di pilotaggio” condiviso e che sul piano operativo «piuttosto che concentrarsi unicamente sui fattori formali e burocratici dei percorsi formativi (durata, procedure, sedi fisiche), l’attenzione deve essere riretta alle conoscenze, abilità e competenze che la persona ha acquisito ed è in grado di dimostrare. Ciò potrà generare altresì un sistema di formazione continua davvero efficace, aumentandone i benefici per i lavoratori e per le imprese».