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Disposizioni urgenti in materia finanziaria – rottamazione-bis – equo compenso per professionisti

Il Decreto-Legge 16 ottobre 2017 n. 148 (in GURI 16 ottobre 2017 n. 242) titolato Disposizioni urgenti in materia finanziaria e per esigenze indifferibili è stato (approvato definitivamente il 30 novembre 2017) convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 2017 n. 172 (GURI 5 dicembre 2017 n. 284 con testo coordinato).

Il provvedimento oltre a contenere nuove disposizioni riguardo la definizione agevolata dei carichi (c.d. “rottamazione” – vedi ns. news) disciplina – tra altro – l’equo compenso (art. 19-quaterdeciesper le prestazioni professionali rese dai professionisti di cui all’articolo 1 della legge 22 maggio 2017, n. 81, anche iscritti agli ordini e collegi, i cui parametri ai fini di cui al comma 10 del predetto articolo 13-bis sono definiti dai decreti ministeriali adottati ai sensi dell’articolo 9 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27. I decreti ministeriali ai quali si riferisce la disposizione sono per gli avvocati, il decreto del Ministero della giustizia n. 55 del 10 marzo 2014 (GURI 2 aprile 2014 n. 77, in vigore dal 03/04/2014) e per i consulenti del lavoro, il decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali n. 46 del 21 febbraio 2013 (GURI 7 maggio 2013 n. 105, in vigore dal 22/05/2013).

Riguardo l’equo compenso si segnala la sentenza Cassazione Sez. L 7 dicembre 2017 n. 29437 la quale, sul caso osservato, in merito a censura mossa di disapplicazione del principio costituzionale di cui all’art. 36 Cost. precisa come costituisca orientamento consolidato di questa Corte, che i canoni costituzionali di sufficienza e proporzionalità della retribuzione trovino applicazione nei confronti del solo rapporto di lavoro subordinato, tant’è che essi non possono essere presi a parametro neanche quando le prestazioni d’opera siano conferite all’interno di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa. La prestazione di lavoro autonomo tout court rimane, infatti, completamente insensibile ai predetti canoni costituzionali, di tal che, ogni eventuale rivendicazione in materia retributiva avrebbe potuto prospettarsi, da parte ricorrente, solo quale violazione dell’art. 2225 cod. civ., secondo cui “Il corrispettivo, se non è convenuto dalle parti e non può essere determinato secondo le tariffe professionali o gli usi, è stabilito dal giudice in relazione al risultato ottenuto e al lavoro normalmente necessario per ottenerlo”. 

 

#daconsultare

Senato della Repubblica, Atto S-2942

Camera dei Deputati, Atto C-4741

Jobs Act Lavoratori Autonomi – Smart Working su questo sito

#daleggere

Inps, messaggio 12 gennaio 2018 n. 142 Articolo 1 del decreto legge 16 ottobre 2017, n. 148, convertito con modificazioni dalla legge 4 dicembre 2017, n. 172. Definizione agevolata dei crediti affidati per il recupero agli Agenti della Riscossione ed effetti ai fini della verifica della regolarità contributiva – Durc on line.

Fondazione Studi Consulenti del lavoro, Circolare n. 12 LE PRINCIPALI NOVITÀ DEL DECRETO FISCALE COLLEGATO ALLA LEGGE DI BILANCIO 2018

Fondazione Studi Consulenti del lavoro, Parere 22 dicembre 2017 n. 7  Equa valutazione  del compenso professionale europeo